Passeggiando tra monti e praterie della nostra terra,
non possiamo fare a meno di osservare fiori, piante e arbusti che a nostra
insaputa potrebbero avere proprietà fitoterapiche.
La Fitoterapia (dal greco phyton_pianta e terapia_cura) è la scienza che studia le proprietà terapeutiche delle piante.
Bisogna imparare a riconoscere bene la pianta che si intende adoperare e di essa riconoscere il suo effetto terapeutico, ovvero, la droga e, il periodo dell’anno in cui effettuare la raccolta per recuperare più principio attivo, dicesi tempo balsamico.
AVVERTENZE:
- Se non si è veramente certi che la pianta sia quella desiderata, non bisogna raccoglierla.
- La raccolta deve essere sempre eseguita nel rispetto della conservazione della specie.
In questo periodo dell’anno, ovvero l’autunno,
potremmo imbatterci in piante come la Malva, la Calendula, il Farfaraccio,
la Gramigna, il Tarassaco, la Fragola, l’Ortica, la
Valeriana, il Pungitopo, la Rosa Canina, la Viola,
il Sambuco, il Finocchio, l’Artemisia, ecc.ecc.
Iniziamo a parlare in dettagli proprio dall’Artemisia.
Fa parte della famiglia delle Asteracee ed
è una pianta infestante che può raggiungere altezze fino a 150 cm.
Ha un fusto
eretto molto ramificato e le foglie sono alterne, verde scuro nella pagina
superiore e biancastre in quella inferiore.I fiori sono di colore giallo o
rosso scuro collocati nella parte finale del ramo, aventi un’odore al quanto
forte e amaro al gusto.
E’ facile trovarla fino ad altezze di 1000m.Le
foglie e i fiori si possono raccogliere tra Luglio e Ottobre e fatti essiccare
al sole privi di steli.
L’Artemisia vulgaris ha proprietà digestive, sedative,
astringenti… per uso esterno è ottima per punture di insetti, piaghe e
cicatrici.
La CALENDULA (Calendula officinalis) chiamato
anche garofano di Spagna o fiore di ogni mese fa parte della famiglia delle
Asteracee.
La sua altezza può variare dai 30 ai 6o cm con foglie lunghe 5-10 cm.
I fiori variano dal giallo scuro all’arancione, si aprono con il sole e si chiudono a sera e fioriscono dall’inizio della Primavera fino a fine Autunno.
La troviamo nei campi di quasi tutt’Italia specialmente qui nel Sud ed è possibile coltivarla arricchendo maestosamente le nostre terrazze ed i nostri giardini.
Il loro principio attivo è presente nei fiori e nelle
foglie che è possibile raccolgiere da aAprile a Novembre esclusi i mesi più
caldi quali Luglio e Agosto e vanno essiccate in luoghi asciutti e bui
altrimenti potrebbe perdere facilmente l’odore e il colore.
La Calendula officinalis ha azioni antinfiammatorie, antisettiche , decongestionante e regolarizza il ciclo mestruale, mentre per uso esterno può essere utile per ferite, scottature, infiammazione alla pelle e punture d’insetto.
Il FINOCCHIO (Foeniculum vulgare) detto anche finocchietto
selvatico, fa parte della famiglia delle Apiacee, ha un fusto che può
raggiungere i 2m di altezza, i fiori sono gialli e molto piccoli, riunti fra
loro.
Fiorisce da Giugno ad Agosto, il suo frutto
solitamente viene scambiato per il seme.
Il suo frutto deve essere raccolto a fine estate prima che sia maturo e si fa essiccare in mazzetti in luoghi ombreggiati e ben areati.
Cresce in zone aride.
La radice è possibile estrarla da Ottobre a Novembre, tagliata a rondelle e fatta essiccare in zone ombreggiate e ventilate.
Il suo principio attivo svolge azioni digestive, diuretiche, espettoranti, antisettiche efficace contri il catarro nelle vie respiratorie, per mestruazione dolorose e mal di stomaco, coliche e diaree nei neonati.
La FRAGOLA (Fragaria
vesca) chiamata anche fragolina di bosco fa parte della famiglia delle
Rosacee, alta fina a 15 cm, i fiori sono costituiti da cinque petali di colore
bianco visibili da Aprile fino ad inizio estate per poi ritrovarli di nuovo in
autunno.ù
La Fragaria vesca cresce nei boschi e in zone erbose ombreggiate fino ad un’altezza di 2000m.
Le foglie e le radici hanno un’azione depurativa, diuretica, aperitiva, antinfiammatoria.
Le foglie è possibile raccoglierle prima della
fioritura e vengono fatte essiccare in luoghi asciutti e ventilati.
Per uso esterno invece può essere utile per infiammazione della gola e delle gengive.
Possiamo utilizzare il frutto anche per preparare
macedonie, sciroppi e marmellate.
Ad alcune persone il frutto può provocare orticaria con pizzicori alla pelle.
La MALVA (Malva
sylvestris) comunemente chiamata malva selvatica, fa parte della famiglia
delle Malvacee, è alta fino a 1m.
I fiori hanno cinque petali di colore viola con striature rossastre. Fiorisce da Marzo ad Ottobre.
La Malva Sylvestris è una pianta eliotropica (che orienta i fiori sul corso del sole).
I fiori devono essere raccolti appena sbocciati,
mentre le foglie prima o durante la fioritura, per poi farli essiccare in un
luogo ombreggiato e asciutto.
La Malva sylvestris può avere azioni diuretiche, può calmare la tosse, per infiammazioni intestinali.
E’ una pianta molto comune trovabile fino a 1600m.
Per uso esterno invece contro le infiammazioni della bocca e della gola o contro le irritazioni della cute.
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